fonti:
Fai clic per accedere a slvsag2c.pdf
http://www.maximintegrated.com/app-notes/index.mvp/id/4803
Fai clic per accedere a LSP5502.pdf
Fai clic per accedere a RM6203.pdf
Fai clic per accedere a MC34063A-D.PDF
Fai clic per accedere a ML34063.pdf
Attualmente i caricatori USB sono classificabili i 4 categorie:
- DCP: 500mA to 1.5A
- CDP (host or hub): to 900mA (580mA during chirp) for Hi-Speed; to 1.5A for low and fast speed
- Low-power SDP (host or hub): 100mA
- High-power SDP (host or hub): 500mA
Questo non significa che i valori riportati siano la massima corrente erogabile dall’alimentatore, ma che il circuito charger presente nel dispositivo da caricare riconosce uno delle 4 tipologie e limita la corrente richiesta ai limiti riportati.
Continuando ad indagare emerge che i prodotti commerciali non rispettano sempre queste modalita’.
Su un charger 12V che dichiara 1000 mA ho trovato una configurazione DCP, dove pero’ D+ e D- sono stabilizzati da un partitore.
Il partitore costituito da 51K e 75K porta i pin D-/D+ a 3.0 V.
Il dispositivo e’ riconosciuto correttamente ed eroga con certezza 1A.
Viceversa ho trovato su due dispositivi distinti, un plug 220V ed un car charger 12V la stessa configurazione:
2- D- 43k + 47k = 2.6V
3- D+ 62k + 43k = 2.0V
Entrambi sono riconosciuti come SDP, erogano solo 500 mA nonostante siano capaci di fornire molto di piu’ perche’ il dcdc converter puo’ erogare fino a 2A.
Altro esempio, anche in questo caso partitore 51k+43k e 51k+75k, anche su questo riconosciuto come SDP. Questa e’ la configurazione tipo richiesta da Iphone fino al V3 oppure Ipod.
Per trasformarlo in DCP come da specifica si possono ponticellare D+ e D-, o collegare con un resistore di 200 Ohm max.
Il componente step-down in questo caso e’ un SDC34063, che da datasheet dovrebbe garantire 650-800mA a 5V.